[Testo a cura della dr.ssa Simona Tavecchio, dermatologo]


È stata recentemente pubblicata su “Dermatology and therapy” una revisione sistematica delle evidenze cliniche e delle linee guida sull’uso dell’ivermectina topica nella rosacea papulo-pustolosa.

La rosacea è una patologia infiammatoria cronica della pelle che colpisce principalmente le guance, il naso, il mento e la fronte.

Viene generalmente classificata in quattro sottotipi clinici, dei quali il sottotipo eritemato-teleangectasico è spesso seguito dal sottotipo papulo-pustoloso, ci sono poi la forma fimatosa e quella oculare.

È caratterizzata da sintomi di eritema facciale e da uno spettro di segni clinici che comprendono eritema, teleangectasie (capillari dilatati) ed un’eruzione papulo-pustolosa della pelle simile ad acne.

Il tipo eritemato-teleangectasico è caratterizzato da eritema centro-facciale, spesso accompagnato da sensazione di bruciore; l’eritema di solito risparmia la regione perioculare.

La cute spesso ha una texture particolare (tendenzialmente sensibile), non di tipo sebaceo a differenza degli altri sottotipi.

Le aree eritematose del viso possono apparire ruvide e desquamanti come nei casi di dermatiti croniche di grado lieve moderato.

Le cause della rosatea

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Le cause scatenanti più frequenti dell’eritema sono:

  • gli stress emozionali;
  • i cibi caldi;
  • l’alcol;
  • i cibi piccanti;
  • l’esercizio fisico; il clima molto caldo o molto freddo;
  • le docce o i bagni caldi.

La rosacea papulo-pustolosa è la manifestazione più classica della rosacea. Le pazienti sono tipicamente donne di mezza età.

I pazienti presentano tipicamente un eritema della parte centrale del viso accompagnato da lesioni papulose con una piccola pustola centrale di piccole dimensioni.

La rosacea fimatosa è caratterizzata da un marcato ispessimento della cute che si presenta con una superficie irregolare con noduli a livello del naso, del mento e della fronte, di una o di entrambe le orecchie e/o delle palpebre.

La rosacea oculare si presenta con blefarite, congiuntivite, infiammazione delle palpebre e delle ghiandole di Meibomio; iperemia congiuntivale e teleangectasie congiuntivali.

In considerazione del fatto che i sottotipi spesso si sovrappongono e che spesso variano nel tempo, ad oggi viene raccomandato un approccio basandosi sul fenotipo.

La prevalenza della rosacea varia in modo importante in relazione al paese ed è stato riportato che possa variare da meno dell’1% al 22%. Sono colpite più frequentemente le donne tra i 30 e i 50 anni, sebbene la rosacea sia comune anche tra gli uomini.

La rosacea può influenzare negativamente sia la vita sociale che professionale ed è correlata a depressione, ansia e scarsa autostima.

Sebbene la fisiopatologia della rosacea papulo-pustolosa non sia completamente chiarita, un primo studio sperimentale in vitro ha dimostrato un ruolo potenzialmente importante di Demodex folliculorum.

Sebbene questi acari facciano parte della normale microflora cutanea, è stato dimostrato che la densità cutanea degli acari di Demodex nei pazienti con rosacea è aumentata.

Recentemente è stato dimostrato che gli acari di Demodex hanno la capacità di determinare il rilascio di molecole pro-infiammatorie determinando la comparsa di lesioni cutanee di tipo infiammatorio.

Le terapia note fino ad ora – metronidazolo topico, acido azelaico, tetracicline – si pensa agiscano attraverso il loro potere antinfiammatorio e non tramite il loro effetto antimicrobico; comunque nessuna di queste terapie si è dimostrata curativa e sono frequentemente associate a recidive, anche durante il trattamento.

L’uso della ivermectina

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Quindi sono necessarie nuove e migliori opzioni di trattamento. L’ivermectina veniva originariamente usata come farmaco antiparassitario orale e possiede un doppio meccanismo di azione: antinfiammatorio e acaricida verso il Demodex.

Per questo l’ivermectina topica potrebbe aprire la strada ad un trattamento più mirato alla causa della rosacea papulo-pustolosa determinando una minor frequenza di recidive.

Per questo il suo utilizzo è oggi largamente consigliato nella rosacea papulo-pustolosa di grado moderato-severo.

Nella revisione sopra riportata lo scopo è quello di valutare l’utilizzo dell’ivermectina topica nella rosacea rispetto alle altre opzioni di trattamento.

L’ivermectina in crema all’1% è un’opzione aggiuntiva efficace al trattamento della rosacea papulo-pustolosa da moderata a severa ed è ora adottata dalle linee guida cliniche.

L’ivermectina è descritto essere più efficace del metronidazolo topico, ma le recidive sono ancora frequenti con entrambi i trattamenti.

Si tratta quindi di un’ottima nuova opzione terapeutica per una patologia per la quale ancora non disponiamo di un trattamento efficace a lungo termine.

Per un paziente affetto da rosacea è fondamentale quindi, accanto alle terapie mediche, prestare particolare attenzione all’evitamento dei fattori scatenanti:

  • temperature calde o fredde;
  • vento;
  • bevande calde;
  • caffeina;
  • esercizio fisico;
  • cibo piccante;
  • caldo;
  • emozioni;
  • prodotti topici che hanno potere irritante sulla pelle;
  • farmaci che causano eritema.

Si raccomanda infine di utilizzare sempre un’adeguata protezione solare.