Se presenti una situazione come quella dell’immagine qui sotto su qualche tuo dente, allora è arrivato il momento di curarti perché se lascerai le cose così, prima o poi dovrai togliere il dente e rimediare la situazione con un impianto o un ponte.

Se ti ritrovi nell’immagine, hai una recessione gengivale: in poche parole uno spostamento della gengiva dalla sua fisiologica posizione verso la radice del dente.

La gengiva inizia a ritirarsi ed il dente si scopre sempre di più e si comincia a vedere una parte della radice.

gengiva-ritirata

Oltre all’inestetismo si avrà una maggior sensibilità al caldo e al freddo; se la lesione è in fase iniziale, bisognerà monitorare nel tempo la situazione migliorando l’igiene orale domiciliare e sottoporsi più frequentemente e puntualmente alle sedute di igiene orale professionali.

Prima cosa fondamentale è la scelta dello spazzolino, che deve essere proporzionato alla dimensione della propria bocca, deve avere setole di nylon ed essere di durezza media. Da sfatare infatti la convinzione che più lo spazzolino è rigido più è efficace contro la placca. Anzi le setole troppo dure talvolta possono rovinare lo smalto e irritare le gengive.

Uno spazzolino ben utilizzato non fornisce solo un’adeguata pulizia orale e la piacevole sensazione di una bocca fresca, ma un suo adeguato impiego, aiuta a prevenire carie e disturbi gengivali e ad evitare il deposito di placca batterica e di tartaro.

Se invece la situazione tende a peggiorare e la gengiva si riduce ulteriormente, prima di arrivare ad una condizione di non ritorno, il paradontodologo probabilmente ti suggerirà un piccolo intervento chirurgico: l’innesto connettivale con prelievo dal palato.

Come abbiamo scirtto nell’articolo sulle 5 cose da sapere sulla parodontite:

Il parodonto o tessuto parodontale è l’insieme degli elementi che si trovano intorno al dente ed hanno la funzione di fornire supporto al dente, mantenendolo attaccato alla mandibola, e di proteggerne la radice.

È costituito dall’osso alveolare [l’elemento nel quale la radice si va ad attaccare], dal cemento radicolare, dal legamento parodontale e dalla gengiva.

La sua elasticità, maggiore di quella del normale tessuto osseo, consente ai denti di effettuare i microscopici adattamenti e spostamenti che sono necessari alla masticazione.

L’innesto connettivale con prelievo dal palato

innesto-connettivale

Praticamente per evitare problemi con l’arteria palatina, il tessuto connettivale viene prelevato con un incisione partendo dal primo molare ed andando verso i premolari. Verrà poi preparato il letto ricevente sul dente della recessione dove verrà posizionato il tessuto prelevato.

Le tecniche a disposizione sono varie; quale usare è strettamente legato al quadro clinico e dalle scelte del paradontologo.

Nel nostro studio oltre all’uso di matrici in collagene quando necessario, indipendentemente dalla tecnica prescelta, ricorriamo costantemente all’utilizzo dei fattori di crescita (PRP) che accelerano in maniera importante i tempi di guarigione, grazie alle loro capacità rigenerative, e riducono in maniera significativa grazie, alla loro grande attività antinfiammatoria, i disturbi del post-operatorio.

Due sono le caratteristiche principali della medicina rigenerativa: il potenziale rigenerativo, appunto, e quello antinfiammatorio.

Disturbi che comunque verranno dominati con un adeguato trattamento con antibiotici, antinfiammatori  accompagnati sempre da una gastroprotezione.

Svantaggi dell’innesto connettivale con prelievo dal palato.

  • Limitato fastidio post operatorio nella zona del prelievo sul palato;
  • possibile tumefazione nella zona dell’innesto (come detto sopra tutto controllato e dominato da un adeguata terapia medica) e dall’uso del prp (fattori di crescita o gel piastrinico).

Vantaggi dell’innesto connettivale con prelievo dal palato.

  • Ottimo risultato estetico;
  • ottimo risultato funzionale con ispessimento ed aumento della gengiva aderente;
  • riduzione o scomparsa della sensibilità al freddo dopo l’intervento.